“Aquile Randagie, 25 Aprile festa della liberazione in Italia e challenge….coincidenze?” No, nessuna coincidenza e niente è stato lasciato al caso per la “Sfida dei Novizi 2.0” della Zona di Sassari.
Tredici prove, tredici squadre per un totale di trentaquattro novizi e novizie di undici gruppi coinvolti della Zona e tre ore per vivere quello che sarà uno dei ricordi più indelebili della propria vita scout: il challenge, o meglio “Sfida Novizi 2.0”, anche se in modalità virtuale e non usuale; visto le disposizioni governative che chiedono ad ognuno di noi di rispettare il lockdown per fronteggiare l’emergenza Covid-19.
Sullo sfondo della sfida Novizi 2.0 c’è lo scautismo clandestino in Italia che dal 1928 al 1945, per oltre 16 anni e 11 mesi, ha visto un gruppo di ragazzi scout lombardi incontrarsi contro il divieto delle autorità e dare vita a una delle operazioni di salvataggio di ebrei e resistenza al regime più importanti di sempre, nome in codice: OSCAR (Organizzazione Scout Cattolica Assistenza Ricercati) realizzando documenti falsi e organizzando gli espatri clandestini attraversando la meravigliosa Val Codera per raggiungere la Svizzera.
La loro promessa clandestina ricordava loro che dovevano: “resistere un giorno in più del fascismo”. Un evento organizzato da una ventina di maestri dei novizi della Branca RS della zona di Sassari che si è svolto il 25 Aprile, giorno della Liberazione in Italia dal regime nazifascista, una parola importante la parola “liberazione” con un significato profondo e con un valore morale altissimo, che come amava ricordare spesso Don Giovanni Barbareschi, nelle sue interviste: “A fare di noi persone libere non saranno mai le istituzioni, ma noi stessi”.
In un passaggio di una sua intervista proposto ai Novizi spiegava bene come il primo atto di Fede che un esser umano deve fare non è nei confronti di Dio, ma il primo atto di fede che l’uomo deve fare è nella sua libertà, cioè nelle sue capacità di diventare una persona libera.
Essere liberi, fare scelte, vincere le proprie sfide, saper guardare lontano, oltre se stessi è questo che è stato chiesto ai novizi del 2020 giocandosi anche in questo caso da protagonisti e condividendo con gli altri componenti della propria squadra competenze ed intuizioni per svolgere al meglio le prove che i capi hanno sottoposto loro.
Animazione, topografia, pronto soccorso, campeggiatore, cucina, quiz su “arte scout”, pennese, quiz su Aquile Randagie, animazione sportiva, natura e segnalazione, le prove da superare. La fantasia dei capi ha dato del filo da torcere ai ragazzi e ragazze. Sicuramente viverle in mezzo alla natura avrebbe avuto tutt’altro fascino ed emozione, ma la particolarità di questo evento interattivo non ha lasciato i nostri ragazzi e ragazze privi di quella magia che caratterizza le nostre attività, si deve proprio dire che ai tempi del “corona virus” lo scautismo non si è fermato, ma ha saputo creare strumenti nuovi per coinvolgere i nostri noviziati.
Crederci, coraggio, incontro, sacrificio, sfida. Sono state queste le parole chiave di tutta l’attività che come un mantra accompagneranno per sempre i Novizi 2020.
Una sfida per sua natura ha sempre un vincitore e sicuramente ogni novizio e novizia ha messo in campo il meglio di sé per superare i propri limiti, ma a primeggiare su tutti la pattuglia Coen composta: da Fedeico Dau (Alghero 2), Giorgia Delrio (Sassari 4) e Luca De Matreis (Olbia1), a cui vanno i complimenti per il traguardo raggiunto. La Zona ringraziamo tutti i novizi che hanno giocato all’evento e i capi che grazie al loro entusiasmo hanno sempre lo sguardo che punta lontano.
E sull’esempio delle Aquile Randagie salutiamoci con un invito che era la loro firma. “Abbiate coraggio e siate ribelli.”
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