28 scout sardi parteciperanno alla 24esima edizione del “World Scout Jamboree” in programma dal 22 luglio al 2 agosto 2019 negli Stati Uniti. Una “marmellata”, così nasce la parola Jamboree, di oltre 45.000 persone provenienti da tutto il mondo.
La pattuglia degli scout sardi è composta da 20 EG (10 ragazzi e 10 ragazze) dai 15 ai 17 anni che fanno parte del Reparto “Ponte Sant’Angelo” che unisce ragazzi sardi e laziali, guidati da due Capi Reparto e un Assistente Ecclesiastico. Presenti anche cinque IST, capi e RS (Rover e Scolte) in servizio. Tra i venti EG (Esploratori e Guide) dalla Sardegna, 8 sono della Zona di Cagliari; 5 da Sassari; 3 rispettivamente per la Zona di Iglesias e Oristano; uno da Nuoro.
Sarà possibile seguire l’avventura dei ragazzi sardi sui canali social su Facebook e Instagram @agescisardegna e @reparto.ponte.santangelo
«Il Jamboree nasce per avvicinare e far conoscere le varie culture in un mondo che viaggiava lentamente dove pochi potevano avere la possibilità di scoprire ciò che c’era oltre i propri confini – ricorda Alessio Losenno, Capo Reparto “Porto Sant’Angelo” che, insieme a Gabriella Fadda, guiderà la spedizione sarda – Oggi, con la globalizzazione e la possibilità di girare il mondo con poco, c’è bisogno di conoscere le diversità che ci circondano, per guardarle negli occhi e riconoscersi come fratelli. Partecipare è l’inizio, è costruire le basi per la reciproca conoscenza buttando giù muri invisibili che non permettono di costruire ponti. Partecipare è capire che nella società ci vogliono “buoni cittadini”, e che siamo chiamati con le nostre azioni a lasciare questo mondo migliore di come l’abbiamo trovato»
La presenza italiana sarà ampia e rappresentativa: oltre 1200 scout, ragazzi e ragazze tra i 15 e i 17 anni che avranno la possibilità, unica nel suo genere, di poter incontrare coetanei provenienti da oltre 130 paesi. Attesi, inoltre, più di 20.000 visitatori da tutto il mondo e circa 2.000 ospiti speciali.
In un mondo che sta tentando di costruire barriere, lo scautismo vuole costruire ponti. E nel logo italiano simbolo di questa esperienza, viene rappresentato proprio un ponte significativo per gli scout: il ponte di Leonardo, proiettato dall’alto. L’incontro in America sarà centrato sul tema Unlock a new world, sbloccare un nuovo mondo. Saper scorgere la bellezza che ognuno ha in sé e quella che nasce dall’incontro accogliente con l’altro, saper vivere la Terra responsabilmente, sono le sfide a cui ogni ragazzo è chiamato. Un mondo dove l’altro è una ricchezza e non una minaccia, fatto di persone uniche e irripetibili. Il Jamboree 2019, per la prima volta, è inoltre realizzato in collaborazione tra le organizzazioni scout di tre diversi stati: il grande raduno ospitato dagli Stati Uniti è stato curato infatti dalle organizzazioni scout statunitensi, canadesi e messicane.
Charleston, capitale della West Virginia, ha 48 mila abitanti. Si comprende, dunque, che significato abbia un campo scout di questa dimensione: è come una seconda capitale. La Bechtel Reserve è una tenuta di circa 42 km quadrati. Il territorio comprende quattro laghi con un’isoletta chiamata Brownsea, proprio come quella inglese che ospitò il primo campo scout della storia, nel 1907, sotto la guida di Sir Robert Baden-Powell
La Federazione Italiana dello Scautismo (FIS) riunisce nello spirito della Legge e della Promessa scout l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI) e il Corpo Nazionale Giovani Esploratrici ed Esploratori Italiani (CNGEI).La FIS aderisce, per le proprie appartenenti femminili, alla Associazione Mondiale delle Guide e delle Esploratrici (AMGE) e, per i propri appartenenti maschili, all’Organizzazione Mondiale del Movimento scout (OMMS). Le Associazioni federate nella FIS si riconoscono in un impegno educativo comune nei confronti della gioventù italiana, pur conservando la propria piena autonomia.
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